Il ritratto fotografico ha assunto nel tempo un valore prezioso come testimonianza storica e sociale: documenta i cambiamenti dell’epoca, restituisce l’individualità dei soggetti e, al contempo, racconta la collettività e la società del Novecento.
La raccolta dell’archivio Galvani è stata fondamentale per ricostruire la storia di luoghi come Castelletto, offrendo uno spaccato della vita quotidiana attraverso ritratti fotografici che vanno dai primi anni del Novecento fino agli anni Sessanta.
Tra queste, spiccano i ritratti militari degli anni Quaranta, con soldati accanto a carri armati o reduci di guerra.
Gli anni Cinquanta sono invece raccontati attraverso uno sguardo più intimo: cresime, comunioni, matrimoni, famiglie riunite intorno a tavole imbandite o sull’uscio di casa.
Degli anni Cinquanta e Sessanta l’archivio custodisce anche immagini di classi primarie di Castelletto, di bambine e bambini durante i loro primi giorni di scuola e persino vecchi documenti di identità.
Ogni ritratto diventa così una finestra su volti e momenti condivisi che hanno costruito la memoria di una comunità.